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/ 25/08/2023

Da Rovereto fino al Medio Oriente: «Software e hardware su misura»

di Enrico Pruner

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Espansione sui mercati esteri e sviluppo tecnologico. Questi i cardini attorno a cui ruotano il presente e il futuro di Logiss, l’azienda con sede a Rovereto concentrata nella progettazione e realizzazione di sistemi per la movimentazione interna e lo smistamento automatico delle merci. La società sta percorrendo con ben pochi freni la via dell’espansione, a confermarlo i numeri: Alberto Costa, amministratore unico, fa sapere che dal 2020 a oggi il fatturato è triplicato e che, stando alle previsionali, «Logiss chiuderà quest’anno attorno ai 10 milioni di euro». È sottoposto allo stesso moltiplicatore anche il numero dei dipendenti: «Nel 2019 lo staff era composto da appena 12 persone. Oggi siamo a 36 e puntiamo a raggiungere i 40 dipendenti entro la fine dell’anno».

I mercati internazionali

Gli impianti che Logiss offre, progettati e realizzati interamente nello stabilimento di Rovereto, vengono utilizzati trasversalmente nell’industria: dal comparto alimentare a quello farmaceutico, passando per i settori di packaging, abbigliamento e arredo. «Abbiamo la fortuna di operare in un settore in crescita — prosegue l’amministratore — Ma abbiamo il merito di aver affinato il modello di business e di aver lavorato su una vasta gamma di prodotti, puntando sull’offerta di soluzioni complete». Scommessa vinta, almeno a giudicare dalla risonanza che Logiss ha acquisito a livello internazionale. Nel 2022 l’azienda roveretana ha guadagnato una commessa in Medio Oriente per la costruzione di un grosso impianto per un valore di 3,5 milioni di euro, una prima fornitura conclusa in Nord America e attività di consolidamento anche in Europa, attraverso partnership importanti soprattutto in Grecia. «Quest’anno abbiamo partecipato alla più grossa fiera di settore a livello mondiale, in Germania — racconta Costa — È stata l’occasione per avere riscontri dai referenti dei mercati esteri». Eppure l’internazionalizzazione non pare la ricetta solo per il presente: «Questa sarà la chiave del futuro dell’azienda. In primis per acquisire quote di mercato, ma spingersi fuori dai confini produce anche confronto e porta a guadagnare competenze nell’azienda. Il che è altrettanto importante». La strada aperta è dunque quella del potenziamento dell’efficienza interna, per questo «abbiamo creato una funzione che qui chiamiamo di “ingegneria di vendita”, composta da un team che studia soluzioni complete attraverso le esperienze accumulate».

I nuovi progetti

Per il prossimo autunno, svela Costa, andrà in produzione un nuovo sistema di movimentazione a batteria per spostare i pallet all’interno dei magazzini. Macchinari, questi, che hanno alla base un solido comparto software. Non è un caso, quindi, che nel progetto di crescita aziendale l’obiettivo dichiarato sia anche l’acquisizione di ulteriori competenze nel settore It: «È la nostra avanguardia. Stiamo costituendo all’interno di Logiss una vera e propria divisione». Non si tratta di un obiettivo nuovo, ma rinnovato: già nel 2012 Logiss ha dato vita a EcoSpazio, una divisione interna dedicata al mondo del software e che vuole offrire soluzioni di mobilità elettrica sostenibile. Il marchio EcoSpazio vale oggi circa 1,2 milioni di euro l’anno. «Con EcoSpazio ci concentriamo sulla parte software ma anche hardware, infrastrutturale, come le stazioni di ricarica — precisa Costa — Siamo stati coinvolti anche in un progetto importante a Ferrara: abbiamo sviluppato e prodotto a Rovereto un particolare progetto di smarthub, un centro che offre ai cittadini, oltre a un punto dove ricaricare le biciclette elettriche, anche altri servizi come il defibrillatore». Prove generali, a quanto pare, in vista di progetti che coinvolgeranno la provincia di Trento: «Stiamo lavorando a piattaforme e app per la gestione e, soprattutto, la condivisione di servizi di mobilità sostenibile».